La reviviscenza del delitto di deliberata amministrazione di un sacramento a colui al quale è proibito riceverli

Autori

  • Antonio S. Sánchez-Gil Professore associato, Facoltà di Diritto Canonico, Pontificia Università della Santa Croce, Roma, Italia

Parole chiave:

Reviviscenza, Delitto, Sacramenti, Amministrazione dei sacramenti, Proibizioni di ricevere i sacramenti

Abstract

Tra i delitti contro i sacramenti nel nuovo Libro vi del CIC è stata inserita la deliberata amministrazione di un sacramento a colui al quale è proibito riceverlo (cfr. can. 1379 § 4). Tale condotta era punita nel Codice di 1917, ma fu depenalizzata nel 1983 con la promulgazione di quello vigente. La notevole disparità di interpretazioni dottrinali circa la sua portata, tenuto conto dell’attuale contesto ecclesiale e culturale, sembra tuttavia dovuta non tanto alla formulazione di questa norma penale quanto al modo in cui sono formulate nel diritto vigente le proibizioni di ricevere i sacramenti. Tale disparità rende particolarmente opportuno che la va lutazione di questo delitto tenga conto della tradizione canonica, secondo l’indicazione stabilita nel can. 6 § 2 CIC per i canoni che riportano il diritto antico. A questo scopo si offre una panoramica di come veniva interpretato questo delitto nel periodo tra le due codificazioni.

Pubblicato

2023-03-31

Fascicolo

Sezione

Note e commenti

Puoi leggere altri articoli dello stesso autore/i