Il discernimento giudiziale nel processo di nullità matrimoniale: sinergia tra ‘prudentia iuris’, misericordia e ricerca della verità
DOI:
https://doi.org/10.19272/202508601001Parole chiave:
discernimento giudiziale, misericordia e giustizia, indagine pregiudiziale, preghiera, formazioneAbstract
L’allocuzione di Papa Francesco in occasione dell’Inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 del Tribunale Apostolico della Rota Romana offre la possibilità di riflettere sul tema del discernimento giudiziale. Il Papa nel suo discorso ha inteso mettere a fuoco quel discernimento specifico che tocca ai giudici realizzare nell’ambito dei processi matrimoniali, concernente l’esistenza o meno dei motivi per dichiarare la nullità di un matrimonio. Il Santo Padre ha evidenziato, inoltre, come il tema del discernimento sia molto attuale non solo nell’ambito dei processi di nullità matrimoniale ma anche della pastorale familiare, che deve essere ispirata alla misericordia verso i fedeli che si trovano in situazioni problematiche. Questo significa, altresì, favorire sempre una sinergia tra dimensione pastorale e dimensione giuridica. A tal riguardo, Papa Francesco ha evidenziato come l’applicazione della norma, pur soggiacendo al tecnicismo giuridico, non può tuttavia prescindere dal dato umano, poiché richiede una costante opera d’adattamento al caso concreto, ossia alle esigenze specifiche di ciascun fedele, facendo sempre salva la ricerca della verità e della giustizia. Nel testo ci si sofferma sull’importanza del discernimento giudiziale e pregiudiziale, sulla retta sinergia tra misericordia, prudentia iuris e ricerca della verità nel processo di nullità matrimoniale, sull’importanza di un discernimento sinodale del giudice, sulla preghiera dell’Adsumus prima di una decisione e sulla formazione permanente degli operatori della giustizia per il bene delle anime.