Proposte

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Lista di controllo per la predisposizione di una proposta

Durante la procedura di trasmissione di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la submission potrebbe essere rifiutata se non aderisce a queste richieste.
  • Il testo proposto non è stato pubblicato in precedenza, né è stato sottoposto all'esame di un'altra rivista (in accordo con il Codice etico della rivista). Il Comitato editoriale potrà valutare l’opportunità di pubblicare testi non ancora stampati destinati agli atti di convegni.
  • Il testo aderisce ai requisiti stilistici e bibliografici indicati nelle Linee guida per l'autore. Il documento contenente l'articolo proposto è in formato LibreOffice, Microsoft Word, rtf. Il testo è a spazio singolo, usa un carattere 12 pt, utilizza corsivo, invece di sottolineato (tranne che negli indirizzi URL).

Linee guida per gli autori

Non sono richiesti contributi (tasse o altri tipi di pagamenti) dagli autori per la consegna dei manoscritti o per la pubblicazione degli articoli scientifici in Ius Ecclesiae.

I contributi proposti per la pubblicazione possono essere redatti in italiano, inglese, francese, portoghese e spagnolo, oltre che in latino; debbono essere completi in tutte le loro parti, in conformità con le norme editoriali della rivista, contenute in queste linee guida. Tutti i lavori presentati devono essere inediti e non devono essere stati contemporaneamente sottoposti a revisione da parte di altre riviste. 

Insieme al contributo originale è necessario inviare un’ulteriore copia anonimizzata da sottoporre alla double-blind peer review o “doppio referaggio cieco”, in cui siano stati rimossi tutti i riferimenti diretti e indiretti (inclusi i metadati) all’autore: nome, dati personali, riferimenti bibliografici o commenti da cui sia possibile risalire all’autore.

 

Lunghezza dei testi: Il manoscritto, comprensivo di tutti gli elementi indicati di seguito, deve rispettare le seguenti lunghezze massime, a seconda del tipo di contributo proposto:

DOTTRINA (70.000 caratteri spazi inclusi, note e abstract compresi).

GIURISPRUDENZA (45.000 caratteri spazi inclusi, note e abstract compresi, però senza il testo della sentenza).

NOTE E COMMENTI (45.000 caratteri spazi inclusi).

RECENSIONI (12.000 caratteri spazi inclusi). Le recensioni non devono avere note a piè di pagina. La presentazione del libro si fa come segue: Robert Louis Benson, The Bishop-Elect. A Study in Medieval Ecclesiastical Office, Princeton, Princeton University Press, 1968, pp. 440. Oppure, per le opere curate da due o più editori: Roberto Mazzola, Ilaria Zuanazzi, Maria Chiara Ruscazio (a cura di), Lo spirito del diritto ecclesiale. Scritti scelti di Rinaldo Bertolino, Torino – Napoli, Università degli Studi di Torino – Edizioni Scientifiche Italiane, 2022, pp. 586. Alla fine della recensione, il recensore deve indicare il suo nome completo, un indirizzo e-mail e l'istituzione a cui appartiene.

 

Struttura del contributo: Il contributo dovrà contenere, in quest’ordine, i seguenti elementi:

Titolo dell’articolo (anche in lingua inglese);

Autore (o autori), con l’indicazione, in nota, dell’indirizzo completo, incluso l’indirizzo e-mail, e l’affiliazione universitaria presso la quale si lavora;

Abstract, redatto nella lingua utilizzata nella stesura del contributo e una versione dello stesso in lingua inglese (max 150 parole);

Keywords, redatte nella lingua utilizzata nella stesura del contributo e in inglese (un elenco di 4 o 5 parole chiave);

Sommario dell’articolo, includendo i titoli del primo livello di paragrafi;

Testo dell’articolo, suddiviso in paragrafi con numeri arabi e con sottotitoli (fino ad un massimo di tre livelli di sottotitoli).

 

Norme tipografiche: Nella stesura del testo si dovrà tenere conto delle seguenti indicazioni:

Le citazioni brevi (che non superino le 25 parole, due o tre righe) vanno poste nel testo tra virgolette a caporale («…»). Se all’interno della citazione si rendesse necessario l’impiego di ulteriori virgolette, l’ordine sarebbe il seguente: («“... ‘…’…”»).

Le citazioni che superino le 25 parole (due o tre righe circa) vanno riportare in carattere di dimensione ridotta (11pt), distanziandole dal corpo del testo che precede e segue. In questo caso non si adoperano le virgolette doppie.

Per evidenziare o enfatizzare un termine vanno usati gli apici singoli (‘…’).

Gli apici o virgolette debbono essere, in ogni caso, di qualità tipografica.

Parole in una lingua diversa da quella del testo, come pure i titoli di libri e periodici, vanno trascritte in carattere corsivo, senza virgolette. Fanno eccezione le parole entrate nell’uso comune.

Si impiega il trattino on-dash ( – ) per indicare più città di pubblicazione e per costruire frasi incidentali. Si impiega il trattino breve ( - ), senza spazi prima né dopo, per: date (15-01-2023), periodi (2000-2023), parole composte, citazioni bibliche.

 

Riferimenti bibliografici nelle note a piè di pagina: La bibliografia di riferimento va posta nelle note a piè di pagina (footnotes), secondo la seguente struttura nel caso si riferisca alla prima citazione di un testo:

 

Libri:

Iniziale Nome Autore (se ci sono più iniziali, con spazi tra loro). Cognome Autore, | Titolo. Sottotitolo, | eventualmente (= Collana e numero – in cifre romane tonde, omettendo ‘vol.’, seguite dalla virgola e dal titolo del tomo in corsivo), | Città di edizione, | Casa editrice, | anno di pubblicazione, | numero/i di pagina (p./pp.).

Es. O. Condorelli, Clerici peregrini. Aspetti giuridici della mobilità clericale nei secoli XII-XIV, Roma, Il cigno Galileo Galilei, 1995, pp. 23-28.

Es. J. Finnis, Collected Essays, IV, Philosophy of Law, Oxford, Oxford University Press, 2011, p. 107.

Se si cita un’edizione posteriore alla prima, la si indica in carattere apice, subito dopo l’anno di pubblicazione:

Es. C. J. Errázuriz, Il diritto e la giustizia nella Chiesa. Per una teoria fondamentale del diritto canonico, Milano, Giuffrè, 20202, pp. 11-24.

Se vi sono più autori, occorre trascriverne il nome in maiuscoletto separandoli con una virgola, e omettendo la congiunzione ‘e’:

Es. S. Aumenta, R. Interlandi, La curia romana secondo «Praedicate Evangelium». Tra storia e riforma, Roma, EDUSC, 2023, pp. 13-15.

 

Collaborazioni in un libro collettivo: 

Iniziale nome autore (se ci sono più iniziali, con spazi tra loro) | cognome autore, | Titolo. Sottotitolo, | in | Titolo. Sottotitolo, | eventualmente (= Collana e numero), | a cura di Iniziale/i Nome curatore. | Cognome curatore, | Città di edizione, | Casa editrice | anno di pubblicazione, | numero/i di pagina della citazione (p./pp.).

Es. S. Kuttner, The Revival of Jurisprudence, in Renaissance and Renewal in the Twelfth Century, a cura di R. L. Benson, G. Constable, C. D. Lanham, Oxford, Clarendon Press, 1982, pp. 299-323.

I commenti del Codice del Diritto Canonico (o di altri testi legislativi) vengono citati secondo l’esempio della collaborazione in un libro collettivo:

Es. D. Cito, Can. 232, in Exegetical Commentary on the Code of Canon Law, II/1, a cura di Á. Marzoa, J. Miras, R. Rodríguez-Ocaña, Montreal, Wilson&Lafleur, 2004, pp. 209-211.

 

Articoli di riviste scientifiche: 

Iniziale nome autore (se ci sono più iniziali, con spazi tra loro). | Cognome autore, | Titolo. Sottotitolo, | «Titolo della rivista» | indicazione del volume/fascicolo | (annata), | numero/i di pagina della citazione (p./pp.).

Es. T. Lenherr, Der Begriff «executio» in der Summa decretorum des Huguccio, «Archiv für katholisches Kirchenrecht» 150 (1981), pp. 5-44.

 

Per le citazioni di testi reperiti in rete:

Iniziale nome autore. (se ci sono più iniziali, con spazi tra loro) | Cognome autore, | Titolo. Sottotitolo (insieme con altre informazioni relative all’opera citata, ad esempio un’enciclopedia online), | indirizzo elettronico.

Es. J. Finnis, Natural Law Theories, in The Stanford Encyclopedia of Philosophy, a cura di E. N. Zalta, https://plato.stanford.edu/entries/natural-law-theories/.

 

Alcune regole per tutti i tipi di citazioni:

Nei riferimenti successivi alla stessa opera si indicherà soltanto:

Iniziale nome autore. (se ci sono più iniziali, con spazi tra loro) | Cognome autore, | Titolo, | cit., | numero/i di pagina della citazione (p./pp.).

Es. O. Condorelli, Clerici peregrini, cit., p. 45.

Nei casi in cui si debba ripetere di séguito la citazione della medesima opera, variata in qualche suo elemento, ad esempio con l’aggiunta dei numeri di pagina, si usa ‘ivi’ (in tondo):

Es. O. Condorelli, Clerici peregrini, cit., p. 45.

Ivi, pp. 30-34.

Quando la citazione è invece ripetuta in maniera identica subito dopo si usa ‘ibidem’ (in corsivo), in forma non abbreviata:

Es. O. Condorelli, Clerici peregrini, cit., p. 45.

Ibidem.

Abbreviazioni:

L’abbreviazione di “canone” sarà indicata con “can.”, quella di “canoni” con “cann.”. Gli Acta Apostolicae Sedis verranno indicati con “AAS” e gli Acta Sanctae Sedis con “ASS”.

Il Codice di diritto canonico sarà indicato con CIC (CIC 17 per il codice del 1917) e quello orientale con CCEO.

Si usano anche le seguenti abbreviazioni: p., pp., col., fol., lib., cap., tit., vol., t. [tomo], cfr. e vid. Per le altre abbreviazioni e sigle ogni autore dovrà indicarle nel testo.

 

Bibliografia alla fine del testo dell’articolo, redatta in ordine alfabetico per cognome dell’autore (completa o, se vengono utilizzate più di 20 fonti, almeno essenziale), ad esempio:

Condorelli, O., Clerici peregrini. Aspetti giuridici della mobilità clericale nei secoli XII-XIV, Roma, Il cigno Galileo Galilei, 1995.

Errázuriz, C. J., Il diritto e la giustizia nella Chiesa. Per una teoria fondamentale del diritto canonico, Milano, Giuffrè, 20202.

Idem, Il diritto come bene giuridico. Un’introduzione alla filosofia del diritto, Roma, EDUSC, 2021.

Kuttner, S., The Revival of Jurisprudence, in Renaissance and Renewal in the Twelfth Century, a cura di R. L. Benson, G. Constable, C. D. Lanham, Oxford, Clarendon Press, 1982, pp. 299-323.

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