The Institute of Canonical Possession in the 1983 Code of Canon Law

Autori

  • E. Omorogbe

DOI:

https://doi.org/10.1400/222682

Parole chiave:

Vescovo diocesano, collegio dei consultori, possesso canonico.

Abstract

Il Codice prevede che un vescovo diocesano possa detenere il possesso canonico prima che sia in grado di esercitare il compito per cui e’stato nominato. Questa ricerca ha esaminato l’istituzione del possesso canonico in quanto essa si riferisce in modo particolare all’incarico del vescovo della diocesi. Durante lo studio, sono state sottolineate le conseguenze dei comportamenti tenuti senza il possesso canonico. Questo lavoro esamina la storia legislativa del canone 382 per capire l’idea originale del legislatore per quanto riguarda il possesso canonico se sia una legge incapacitante o no. Gli scopi del possesso canonico furono identificati nella protezione della comunione con il Vescovo di Roma. Questo per assicurare che i vescovi che erano a capo delle diocesi venissero nominati correttamente dal Sommo Pontifice. Questa ricerca ha portato alla conclusione che il possesso canonico deve essere sempre conferito in una cerimonia liturgica nella quale tutti i fedeli sono radunati. Il consiglio del canone 382, §4 è che ad esso venga riconosciuto il completo valore giuridico con un mandato e non per una semplice raccomandazione come prevede l’attuale Codice. In questo modo i fedeli sarebbero in grado di partecipare nel momento in cui il vescovo inizia a dirigere la diocesi. 

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Pubblicato

2014-06-15

Fascicolo

Sezione

Dottrina