Alcune questioni comuni ai tre processi per la dichiarazione

Autori

  • J. Llobell

Parole chiave:

vescovo giudice, celerità, natura dichiarativa, doppia sentenza conforme, certezza morale.

Abstract

Il Proemio del m.p. “Mitis Iudex” indica la sua nalità: favorire «non la nullità dei matrimoni, ma la celerità dei processi, non meno che una giusta semplicità, a nché, a motivo della ritardata de nizione del giudizio, il cuore dei fedeli che attendono il chiarimento del proprio stato non sia lungamente oppresso dalle tenebre del dubbio». Nel contempo, Papa Francesco ha voluto sottolineare la natura «giudiziale, e non amministrativa» (dichiarativa e non costitutiva) del nuovo processo perché lo richiede «la necessità di tutelare in massimo grado la verità del sacro vincolo». Tale tutela è ulteriormente assicurata dalla maggiore presenza del Vescovo diocesano. L’Autore di questo commento si so erma, brevemente e con conclusioni necessariamente provvisorie, su alcuni degli elementi essenziali della riforma: a) la natura normativa delle “Regole procedurali”, b) l’esercizio per- sonale della potestà giudiziale del Vescovo diocesano, c) alcuni degli istituti richiesti dalla natura dichiarativa della potestà, e d) l’abrogazione dell’obbligo della doppia sentenza conforme conservando il diritto di appello.

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Pubblicato

2016-06-15

Fascicolo

Sezione

Dottrina

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