I titoli di competenza e la "concorrenza materiale" alla luce del m.p. "Mitis iudex Dominus Iesus"

Autori

  • M. Del Pozzo

DOI:

https://doi.org/10.19272/201608603001

Parole chiave:

m. p. Mitis iudex Dominus Iesus, titoli di competenza, prossimità, ripartizione delle attribuzioni nel processus brevior, Vicario giudiziale diocesano e interdiocesano.

Abstract

L’articolo esamina le innovazioni compiute dal Mitis iudex in merito ai titoli di competenza nelle cause di nullità matrimoniale e la ripartizione delle attribuzioni tra il Vicario giudiziale diocesano e quello interdiocesano o viciniore nel processus brevior. La facilitazione dell’introduzione delle cause si è esplicitata nell’eliminare i vincoli cautelativi previsti per il foro dell’attore e il foro delle prove e nell’estendere il criterio di competenza dell’attore al quasi-domicilio e nel favorire l’accesso spedito e diretto al giudizio del Vescovo tramite il Vicario giudiziale diocesano o un soggetto ad esso assimilato. In entrambi gli ambiti la riforma processuale ha comportato una rilevante cambio di prospettiva: dalla prevalenza della tutela del convenuto alla preponderanza della libertà di scelta dell’attore e dalla unicità della giurisdizione ratione materiae al possibile concorso di cognizione tra i due ministri sullo stesso oggetto (la differenziazione deriva dal procedimento seguito). Al di là dei problemi concettuali e ordinamentali sollevati, da un punto di vista applicativo si tratta di integrare l’agevolazione dell’introduzione del processo col rispetto del principio di prossimità e di favorire il coordinamento e la funzionalità nell’eventuale concorrenza organica in ordine all’indirizzo e alla “conversione” del processo secondo il rito ordinario o più breve.

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Pubblicato

2016-12-15

Fascicolo

Sezione

Dottrina

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